i Vitigni Piemontesi
Il Piemonte è una regione ricca di vitigni autoctoni, in maggioranza a bacca colorata, quali la Barbera, il più coltivato nelle sue molteplici declinazioni regionali, il Nebbiolo, che dà vita al Barolo e al Barbaresco, tra i più famosi vini rossi Italiani, il Dolcetto, la Freisa, la Bonarda, il Grignolino, il Brachetto, le Malvasie.
Tra i vitigni a bacca bianca, importanti gli autoctoni Cortese ed Erbaluce e il Moscato bianco, famoso nella sua versione spumantizzata, come l’Asti DOCG.
I 18 vini DOCG e 41 DOC del Piemonte rappresentano oltre l’80% del vino prodotto in Regione ed un patrimonio economico e culturale di assoluto valore, sancito anche dal riconoscimento UNESCO per i paesaggi vitivinicoli delle Langhe-Roero e del Monferrato.
La superficie vitata totale in Piemonte è pari a circa 43.000 ha, di cui circa il 40% a bacca bianca e il 60% a bacca colorata. I vitigni più coltivati sono il Barbera (30%), Moscato bianco, (21%), Dolcetto (13%), Nebbiolo (9%) [dati 2019].
Per scoprire tutti i vini certificati del Piemonte, consultare le schede informative presenti sul portale istituzionale Piemonte Agriqualità.
Di seguito si propone l’elenco e una breve descrizione dei vitigni autoctoni piemontesi che compaiono nei disciplinari delle denominazione di origine di Regione Piemonte.
ALBAROSSA
Il vitigno Albarossa è stato ottenuto nel 1938 incrociando Nebbiolo e Barbera, nel tentativo di fondere in un’unica varietà le caratteristiche e le qualità dei due principali vitigni piemontesi.
Il vitigno è coltivato nella provincia di Alessandria e Cuneo su una superficie in costante espansione. Dall’Albarossa si ottengono vini intensi e complessi, dalle spiccate note fruttate e speziate.
Denominazioni vinificate in Piemonte: Piemonte DOC
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ALEATICO
Vitigno di origine dubbia: per alcuni si rifà a qualche forma linguistica riconducibile alla Grecia, altri invece ritengono che provenga da Alia, una località vicino a Palermo. Altri ancora lo fanno risalire all’Emiliano aliadga cioè ”uva luglianica”. E’ coltivato soprattutto in quattro zone: in gran parte della Toscana, nell’isola d’Elba, (da pochi anni viene prodotto anche sull’isola di Capraia e nel Grossetano), in buona parte del Lazio (di pregio è quello prodotto nella zona del Lago di Bolsena), in alcune zone dell’Umbria (nei pressi del Lago di Corbara e nell’Orvietano) e in tutta la Puglia (anche se i vini più rinomati sono nel Salento e a Gioia del Colle).
Denominazioni vinificate in Piemonte: Colli Tortonesi DOC.
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ANCELLOTTA
Originario della provincia di Reggio Emilia, si ritiene che il nome derivi dalla particolarità della foglia che presenta un lobo mediano lanceolato. E’ dotato di una grande ricchezza di sostanze coloranti e in tal senso viene molto utilizzato nell’industria dei mosti concentrati per la produzione del “Rossissimo”.
In Piemonte la coltivazione del vitigno è in fase sperimentale.
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AVANA’
Il vitigno Avanà è un autoctono della provincia di Torino, e la sua massima diffusione è in Val di Susa. Questo vitigno ha conosciuto un declino dopo l’avvento della fillossera ed è oggi marginale. Nessun disciplinare ne prevede una tipologia in purezza. Con un minimo del 30% rientra nella tipologia Pinerolese DOC “Ramie”.
Denominazioni vinificate in Piemonte: Pinerolese DOC, Valsusa DOC
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AVARENGO
Vitigno autoctono della zona del Pinerolese, ormai quasi scomparso a causa della bassa e difficile produttività; deve il suo nome proprio alla scarsezza (avarizia) della sua produzione. Attualmente presente solo nella denominazione tipologia Ramie della DOC Pinerolese, nella quale l’uva viene solitamente miscelato con Avanà, Neretta Cuneese e altre varietà piemontesi rossi locali.
Denominazioni vinificate in Piemonte: Pinerolese DOC
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BONARDA
Antico vitigno piemontese ricco di sinonimie e di false omonimie delle quali la più frequente è quella di Croatina. Oggigiorno la Bonarda viene coltivata prevalentemente in Piemonte, e precisamente nel Torinese, sulla fascia collinare da Chieri fino al Monferrato e nella provincia di Asti. Qualche ettaro viene coltivato anche nel Pinerolese, in Valsusa e nel Canavese.
Denominazioni vinificate in Piemonte: Albugnano DOC, Canavese DOC, Colli Tortonesi DOC, Collina Torinese DOC , Monferrato DOC, Piemonte DOC, Pinerolese DOC
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BARBERA
Vitigno dalle origini molto antiche: i primi documenti che ne danno testimonianza risalgono a qualche secolo fa mentre la prima traccia formale si trova in un documento catastale del comune di Chieri, presso Torino, nel 1514.
Alla fine del Settecento, nel primo trattato di ampelografia dei vitigni piemontesi, veniva così definita «vino possente, sempre piuttosto severo, ma ricco d’un profumo squisito, e d’un sapore che alla forza accoppia la finezza»; a fine Ottocento se ne attestava quindi la storicità e l’importanza per l’enologia piemontese: «vitigno conosciutissimo ed una delle basi principali dei vini dell’Astigiano e del basso Monferrato, dove è indigeno e da lunghissimo tempo coltivato…» .
Molto è cambiato in questi ultimi secoli, anche grazie ad etichette vinicole di pregio che hanno rivoluzionato la percezione e l’immagine della Barbera sul mercato interno e internazionale.
Denominazioni vinificate in Piemonte: D.O.C.G.: Barbera d’Asti, Barbera del Monferrato Superiore, Nizza; D.O.C.: Barbera d’Alba, Barbera del Monferrato. Gabiano ed Inoltre nelle doc varietali Canavese, Colline Novaresi, Colli Tortonesi, Pinerolese, e nel Rubino di Cantavenna. Piemonte Barbera.
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BRACHETTO
Di origine incerta, c’è chi ritiene sia stato importato nell’Acquese dalla Francia, più precisamente da Bellet, piccolo centro provenzale poco lontano da Nizza, ma vi sono pareri contrastanti nel trovare caratteristiche comuni tra il Braquet noir de Nice dal gusto semplice e il Brachetto d’Acqui dal sapore aromatico.
Tra le province di Alessandria e di Asti, sulle colline che si estendono tra Acqui Terme e Nizza Monferrato, il brachetto trova il suo ambiente ideale, caratterizzando i noti vini spumanti dolci, o a tappo raso e, molto raramente, vini secchi e passiti.
Denominazioni vinificate in Piemonte: D.O.C.G Brachetto d’Acqui, Piemonte Brachetto D.O.C.
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CABERNET FRANC
Originario della Francia, più precisamente della Gironda (Bordeaux), fu importato in Italia nel 1820 dal conte Manfredo di Sambury nei sui possedimenti in provincia di Alessandria. Stessa sorte ebbe il cabernet sauvignon.
Denominazioni vinificate in Piemonte: Colli Tortonesi DOC, Monferrato DOC
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CABERNET SAUVIGNON
Di origine Bordolese, nelle zone del Mèdoc e delle Graves, è senz’altro la varietà più rinomata al mondo per la produzione di vini di grande qualità e longevità. Viene spesso usato in assemblaggio con Cabernet franc e Merlot, uvaggio che ha preso il nome di bordolese, dove è stato introdotto. In Italia ne esistono molte versioni, sia in purezza che con altri vitigni rossi.
Denominazioni vinificate in Piemonte: Colli Tortonesi DOC, Langhe DOC, Monferrato DOC, Piemonte DOC
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CHATUS
Il Chatus è un vitigno che ha una probabile origine francese, in passato molto diffuso in Piemonte in quanto lo si trovava in tutto l’arco alpino della regione. Oggi viene coltivato principalmente nei dintorni di Dronero (da cui il sinonimo “Nebbiolo di Dronero”), sui colli Saluzzesi e nel Pinerolese.
Lo Chatus è uno dei vitigni di antica tradizione più promettenti dal punto di vista enologico, può essere utilizzato sia in uvaggio con vitigni che danno prodotti meno strutturati, o anche in purezza per dare vini con propensione all’affinamento in legno.
Denominazioni vinificate in Piemonte: Colline Saluzzesi DOC, Pinerolese DOC
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CROATINA
La Croatina è un vitigno noto per la sua notevole resistenza ai parassiti della vite, soprattutto all’Oidio, grazie alla quale ha potuto diffondersi in tutto l’Oltrepò Pavese e nel Novarese. La storia della Croatina racconta anche equivoci con la Bonarda, un vitigno coltivato nel nord astigiano. Queste situazioni sono state superate con l’introduzione di una nuova denominazione vinicola, che ha permesso l’identificazione della Croatina con il nome del vino prodotto del suo territorio di elezione: Cisterna d’Asti DOC.
La Croatina è utilizzata esclusivamente in uvaggio con altri vitigni, tipo la Bonarda piemontese e la Vespolina nel Novarese e nell’Oltrepò con Barbera e Uva Rara, ai quali la apporta morbidezza e colore.
Denominazioni vinificate in Piemonte: Bramaterra DOC, Cisterna d’Asti DOC, Colli Tortonesi DOC, Colline Novaresi DOC, Coste della Sesia DOC, Piemonte DOC, Valli Ossolane DOC
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DOUX D’HENRY
Il vitigno Doux d’Henry secondo alcuni sarebbe di origine francese, ma più probabilmente si tratta di un autentico autoctono del Pinerolese (Di Rovasenda, 1877), dove viene ancor oggi coltivato. E’ conosciuto anche come Gros d’Henry e Doun d’Henry. Viene coltivato prevalentemente nella provincia di Torino, ed in particolare nel Pinerolese. La sua tendenza alla colatura e all’acinellatura del grappolo rendono necessaria la sua coltivazione con altri vitigni impollinanti, ed è per questo che raramente lo si trova vinificato in purezza.
Denominazioni vinificate in Piemonte: Pinerolese DOC
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DOLCETTO
La prima citazione scritta di questo vitigno risale precisamente al 1593: il testo che ne riporta il nome è un’ingiunzione riguardante l’inizio della vendemmia: “Niuno ardischi al di qua della festa di San Matteo vendemmiare le uve et se qualcheduno per necessità od altra causa dovrà vendemiar qualche Dozzetti o altre uve serà tenuto prender licenza dal deputato.” Nel 1700, il marchese Barnaba Centurione mandò del Dolcetto in dono al re d’Inghilterra Giorgio II e ne ricevette “lodi grandi”.
Oggi è ampiamente coltivato nelle province di Cuneo (Langhe e circondario di Ormea), di Asti (Colli del Monferrato) e di Alessandria (circondario di Acqui e di Ovada, Tortonese), ma anche nell’area pedemontana ed alpina piemontese, in virtù della sua precocità di maturazione. Deve il suo nome alla particolare dolcezza della sua polpa, mentre i vini si presentano esclusivamente asciutti.
Denominazioni vinificate in Piemonte: D.O.C.G.: Dogliani, Dolcetto di Diano d’Alba, Dolcetto di Ovada superiore. D.O.C.: Dolcetto d’Acqui, Dolcetto d’Alba, Dolcetto d’Asti, Dolcetto d’Ovada, Langhe Dolcetto, Monferrato Dolcetto, Colli Tortonesi e Pinerolese Dolcetto. Piemonte Dolcetto.
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FREISA
Il Freisa è un vitigno sulle cui origini non vi sono notizie certe; la prima citazione risale al Conte Nuvolone sul “calendario Georgiano della Società Agraria di Torino”.
Coltivato in molti areali viticoli piemontesi (dal Monferrato astigiano al Chierese, dall’Albese al Saluzzese, dal Canavese fino alle Langhe) ma è nella zona di Castelnuovo Don Bosco, a cavallo tra le province di Asti e Torino, che assume maggiore importanza economica. È un vitigno che si presta alle produzioni di vini fermi, anche di buon corpo, ma anche frizzanti, sia secchi che amabili.
Denominazioni vinificate in Piemonte: D.O.C.: Freisa d’Asti e Freisa di Chieri, Pinerolese Freisa, Langhe Freisa, Monferrato Freisa e in assemblaggio in numerose D.O.C. del Monferrato.
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GAMBA ROSSA
Localmente conosciuto con il sinonimo “Gamba di Pernice”, il vitigno Gamba rossa deve il suo singolare nome al fatto che il raspo, prima dell’inizio dell’invaiatura (colorazione dei grappoli che precede la maturazione) assume un colore rosso vivo e ricorda anche nella forma le zampe delle pernici, che in quel periodo popolano i vigneti.
E’ una varietà di vite da sempre presente tra i filari del comune di Calosso e dei comuni limitrofi Costigliole d’Asti e Canelli, tutti nel sud Astigiano, e ha rischiato l’estinzione prima di essere “riscoperta” e portata a nuova vita.
Denominazioni vinificate in Piemonte: Piemonte DOC
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GRIGNOLINO
Il Grignolino è un vitigno le cui origini risalgono alla fine del settecento sui colli tra Asti e Casale Monferrato, dove è presente ancora oggi. Secondo alcuni studiosi il nome potrebbe derivare da “grignola”, un termine dialettale usato per indicare i semi dell’uva, che in questa varietà sono numerosi rispetto ad altri vitigni.
Le sabbie astiane e le marne calcareo-argillose del Monferrato casalese, entrambe a sinistra del Tanaro, sono i principali ambienti di coltivazione del Grignolino. Vitigno e vino di grande personalità, ha la sfortuna di non essere pienamente rispondente al cosiddetto “gusto internazionale”, che privilegia vini di grande morbidezza e concentrazione; ma per chi vuole giocare la carta dell’unicità e del territorio rimane un vino importante.
Denominazioni vinificate in Piemonte: D.O.C.: Grignolino d’Asti, Grignolino del Monferrato Casalese, Piemonte Grignolino.
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LAMBRUSCA DI ALESSANDRIA
Vitigno molto diffuso in Piemonte, a differenza delle altre varietà di Lambrusco, più comuni tra la Lombardia e l’Emilia-Romagna. Anche la Lambrusca di Alessandria deriva, come anche gli altri Lambruschi, da viti vinifere selvatiche, presenti nell’antichità in tutta Italia. I latini chiamavano “Lambrusca vitis” tutta una serie di vitigni selvatici che davano acini piccoli e aspri e non venivano generalmente utilizzati per la vinificazione.
Denominazioni vinificate in Piemonte: Colli Tortonesi DOC
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MALVASIA DI CASORZO
Vitigno aromatico che viene coltivato nel comune di Casorzo, in provincia di Asti. Le uve di questo vitigno concorrono per il 90% alla composizione di un vino rosso dolce ed aromatico, chiamato appunto Malvasia di Casorzo d’Asti DOC. Il rimanente uvaggio può essere composto dai vitigni Freisa, Grignolino e Barbera. Il colore del vino va dal rosso ciliegia al rosso rubino e viene prodotto anche nella versione frizzante e in una vellutata versione passito.
Denominazioni vinificate in Piemonte: Malvasia di Casorzo d’Asti DOC
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MALVASIA DI SCHIERANO
Vitigno aromatico diffuso in areali concentrati in provincia di Torino, che costituisce la componente principale della DOC Malvasia di Castelnuovo Don Bosco. Nella produzione del vino si possono aggiungere piccole quantità di Freisa. Il colore del vino tende al rosso ciliegia ed è generalmente dolce. Viene anche fatto nella versione leggermente frizzante e spumante.
Denominazioni vinificate in Piemonte: Collina Torinese DOC, Malvasia di Castelnuovo Don Bosco DOC
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MALVASIA NERA LUNGA
Vitigno che sta soppiantando la Malvasia di Schierano in quanto dotato di maggiore vigore e produttività. Le problematiche della Malvasia di Schierano che la indeboliscono sono causate da virus, tanto da non essere in molti casi più utilizzata nel rinnovo di piante morte. La Malvasia Nera Lunga, invece, è oggi il vitigno più diffuso nella zona di Castelnuovo Don Bosco.
Denominazioni vinificate in Piemonte: Collina Torinese DOC, Malvasia di Castelnuovo Don Bosco DOC
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MERLOT
Il Merlot è un vitigno originario della Gironde, nel Sud-Ovest della Francia, e in particolare della zona di Bordeaux, di cui si parla sin dal 1700. Nella maggior parte delle zone vitivinicole del mondo, il Merlot è compagno inseparabile del Cabernet Sauvignon; i due vitigni si integrano perfettamente: il primo donando al vino il suo frutto pieno e precoce, il secondo una maggiore aristocraticità e longevità.
Denominazioni vinificate in Piemonte: Colli Tortonesi DOC, Langhe DOC, Piemonte DOC, Valli Ossolane DOC
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NEBBIOLO
Vitigno il cui nome di origine secondo alcuni deriverebbe da “nebbia” in quanto i suoi acini sembrano quasi annebbiati dall’abbondante pruina, mentre secondo altri sarebbe da mettere in relazione alla tardiva maturazione delle uve che obbliga sovente a vendemmiarle all’epoca delle prime nebbie autunnali.
Le uve del vitigno Nebbiolo hanno il periodo vegetativo più lungo in assoluto: germogliano presto in primavera; la fioritura si sviluppa intorno alla metà di giugno e il frutto raggiunge la miglior maturazione soltanto a metà di ottobre.
Il Nebbiolo è un vitigno con areale di coltivazione esteso su tutto il Piemonte. Le Langhe e il Roero a Sud, dove trova maggior diffusione, i Colli dell’Alto Vercellese e dell’Alto Novarese a Nord, il Canavese e Carema. È un vitigno caratterizzato da elevato vigore e da produttività molto variabile in funzione del clone e dello stato sanitario (presenza o meno di virosi).
Denominazioni vinificate in Piemonte: D.O.C.G.: Barbaresco, Barolo, Gattinara, Ghemme, Roero; D.O.C.: Albugnano, Boca, Brama terra, Canavese Nebbiolo, Carema, Colline Novaresi Nebbiolo o Spanna, Coste della Sesia Nebbiolo o Spanna, Fara, Langhe Nebbiolo, Lessona, Nebbiolo d’Alba, Sizzano, Valli Ossolane.
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NERETTA CUNEESE
Vitigno ritenuto un autentico autoctono del Cuneese, anche se la genericità del nome, che si riferisce al colore delle bacche, induce a sinonimie improprie e confusione di vitigni. E’ attualmente poco utilizzata in purezza, e la si trova per lo più in uvaggio con altre varietà del luogo, spesso anch’esse autoctone, quali l’Avanà.
Denominazioni vinificate in Piemonte: Valsusa DOC
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NERETTO DI BAIRO
Vitigno coltivato da tempo immemore nel Canavese, presenta difficoltà oggettive in termini di coltivazione, soprattutto a causa dell’incostanza nella produzione e delle basse rese. Tuttavia il Neretto di Bairo è una varietà in grado di fornire uva di qualità che all’atto della vinificazione risulta poco acida e quindi più equilibrata della Barbera coltivata nelle stesse zone. Il vitigno, oltre che nel Canavese (comuni di Bairo, Valperga, San Giorgio) è presente anche nel Pinerolese, sia pure con estensioni più modeste.
Denominazioni vinificate in Piemonte: Canavese DOC
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PINOT GRIGIO
Vitigno è originario della Borgogna, anche se attualmente non è più tanto diffuso in Francia. L’introduzione in Italia si deve ad un produttore piemontese che iniziò la sua coltivazione nell’alessandrino e nel cuneese intorno al 1820. Come il pinot bianco, anche il pinot grigio ha origine da una mutazione del pinot nero.
Denominazioni vinificate in Piemonte: Colli Tortonesi DOC, Piemonte DOC
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PINOT NERO
Vitigno capostipite della nobile famiglia dei Pinot, dalle antichissime origini francesi. In Francia ne sono stati riconosciuti ufficialmente ben 46 cloni.
E’ una pianta che chiede molto, sia al viticoltore che al vinificatore, non dà risultati regolari, ha bisogno di climi relativamente freddi, con buona escursione termica giorno/notte e, quando le condizioni e la qualità dei terreni lo permettono (predilige quelli calcarei), è in grado di offrire vini di rara bellezza. Per questo motivo è stato impiantato in quasi tutte le regioni vinicole del mondo, ad eccezione di quelle con climi caldi che produrrebbero vini “cotti”, privi delle caratteristiche che lo hanno reso tanto famoso.
Denominazioni vinificate in Piemonte: Alta Langa DOCG, Colli Tortonesi DOC, Langhe DOC, Monferrato DOC, Piemonte DOC
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PELAVERGA
Vitigno autoctono del Saluzzese diffuso soprattutto nell’area del Torinese. Il vitigno Pelaverga venne poi introdotto nel comune di Verduno nel XVII secolo dal Beato Sebastiano Valfrè, il quale porto alcune piante di vite coltivate nella zona di Saluzzo. Il vitigno, anche a causa della produzione poco costante, sembrava condannato a scomparire. Negli anni 70, grazie all’intuizione di alcuni vignaioli di Verduno, il Pelaverga venne recuperato e salvato dall’estinzione.
Denominazioni vinificate in Piemonte: Collina Torinese DOC, Colline Saluzzesi DOC, Verduno Pelaverga DOC
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PELAVERGA PICCOLO
È coltivato in una ristretta area dell’albese, nei dintorni di Verduno (CN). È vitigno vigoroso dai lunghi internodi, vigoria media e produttività buona e costante. Vinificato in purezza il Pelaverga Piccolo da un vino rosso rubino con riflessi violacei e sentori di frutta è spezie; di medio corpo ma con alcolicità spesso elevata, si consuma giovane o dopo un moderato invecchiamento.
Denominazioni vinificate in Piemonte: D.O.C.: Verduno Pelaverga, piccolissima doc, ristretta ai comuni di Verduno, La Morra e Roddi d’Alba.
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QUAGLIANO
Vitigno autoctono piemontese della zona del Saluzzese, dove è ancor oggi coltivato. E’ un’uva con la bacca piuttosto grossa, utilizzabile per le sue caratteristiche organolettiche anche come uva da tavola, e che nel passato, per le sue qualità diuretiche, veniva usata anche per la cosidetta “cura dell’uva”. Il nome sembra derivare dal termine dialettale “caià”, cioè “cagliato, in riferimento al metodo di vinificazione.
Denominazioni vinificate in Piemonte: Colline Saluzzesi DOC
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RUCHÉ
Il Ruchè è un vitigno dalle origini oscure, coltivato esclusivamente nei dintorni di Castagnole Monferrato (AT), di media vigoria e elevata fertilità; la parete fogliare verde chiaro, folta e compatta per l’abbondante emissione di germogli anticipati, facilita l’accumulo di zuccheri.
Il grappolo alla maturità è medio-grande, cilindrico allungato, con ali ben sviluppate; l’acino è medio-piccolo, di colore blu-nero violetto. I vini che produce hanno colore rosso rubino brillante, dai profumi intensi e complessi, leggermente aromatici, speziati, spesso piuttosto alcolici, di bassa acidità e privi di tannicità.
Denominazioni vinificate in Piemonte: D.O.C.G.: Ruchè di Castagnole Monferrato. Piccolissima DO limitata a soli 7 comuni in provincia di Asti: Castagnole Monferrato, Montemagno, Grana, Portacomaro, Refrancore, Scurzolengo, Viarigi.
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SANGIOVESE
Vitigno originario della Toscana, il suo nome potrebbe derivare dal termine “Sangue di Giove”, a testimonianza dell’antico legame tra vino e divinità. Un’altra teoria meno vaga fa risalire l’origine del nome alla provenienza da San Giovanni Valdarno.
Denominazioni vinificate in Piemonte: Colli Tortonesi DOC
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SYRAH
Vitigno a bacca rossa dalle origini controverse, alcuni infatti ritengono che la sua provenienza sia l’Iran mentre altri pensano che le sue radici storiche siano legate al territorio di Siracusa dal quale si è poi disperso per poi essere reintrodotto in Italia dalla vicina Francia.
Il termine con il quale si designa il vitigno Syrah è relativamente recente. Fu adottato ufficialmente solo nella prima metà dell’800, con la creazione delle prime collezioni ampelografiche francesi, rese necessarie dall’arrivo della fillossera.
Denominazioni vinificate in Piemonte: Piemonte DOC
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VESPOLINA
Vitigno coltivato nel Biellese, Alto Vercellese e Novarese, oltre che in alcune aree dell’Oltrepò Pavese. Ha vigoria media, così come la fertilità e la produzione, generalmente costante; il grappolo è medio, cilindrico o piramidale, un po’ allungato, alato, spargolo; l’acino di media grandezza, ellissoidale, di colore blu. Tradizionalmente veniva vinificato in assemblaggio con Uva rara, Croatina, Nebbiolo, ai quali apporta colori e profumi floreali, ma oggi la produzione di Vespolina in purezza è in aumento; i vini hanno profumi molto particolari, foglie di tè verde, note floreali, frutti rossi e spezie.
Denominazioni vinificate in Piemonte: D.O.C.: Colline Novaresi Vespolina e, in uvaggio, nelle altre doc dell’Alto Piemonte.
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UVA RARA
Vitigno di origine remota, piuttosto diffuso sia in Piemonte sia in Lombardia, l’Uva Rara fa parte di un trittico di Vitigni che, insieme, danno origine a un tale intreccio di sinonimie, vere, presunte o false. Nel Novarese, Vercellese e Pavese (tre delle aree di maggiore diffusione) è chiamata localmente Bonarda, ma occorre anche fare attenzione alla variante Croatina, vitigno sì a sè stante dell’Oltrepò Pavese e dei Colli Piacentini (oltre che di diverse aree del Piemonte), ma spesso indicato come Uva Rara.
Denominazioni vinificate in Piemonte: Boca DOC, Bramaterra DOC, Canavese DOC, Colline, Novaresi DOC, Fara DOC, Sizzano DOC
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VALENTINO
Vitigno attualmente coltivato in maniera limitata in Piemonte, ma che è stato inizialmente creato presso il centro di ricerca di Conegliano in Veneto, nel 1936, da Giovanni Dalmasso, e ricavato dal vitigno francese Chatus (conosciuto in Italia come Nebbiolo di Dronero) e Dolcetto. La varietà è stata ufficialmente approvata per l’uso nella produzione vinicola italiana nel 1977.
ARNEIS
L’origine di questo vitigno è oscura e non se ne conosce con esattezza la zona d’origine. Dopo aver prosperato lungo i secoli, questo vitigno venne fatalmente colpito dalla crisi della viticoltura e dallo spopolamento delle campagne a cavallo delle due guerre mondiali. Alla fine degli anni Sessanta era ridotto a pochi filari sparsi tra quelli di Nebbiolo, perché i suoi acini dolcissimi e di precoce maturazione tenevano lontani gli uccelli dalle uve nere, più remunerative.
È stata l’intuizione imprenditoriale di alcuni produttori che hanno voluto imporre un bianco di valore in una terra che sembrava destinata solo ai vini rossi a ridare visibilità e prestigio a questo vino e al suo territorio d’elezione. All’origine del rilancio e delle nuove fortune dell’Arneis ci sono anche le selezioni clonali che lo hanno decisamente migliorato.
In Piemonte si coltiva principalmente nel Roero e nella parte bassa delle Langhe, vicino ad Alba. Se ne ottiene un vino bianco, dai profumi floreali, fresco, di discreta acidità e struttura fine.
Denominazioni vinificate in Piemonte: D.O.C.G. Roero Arneis, D.O.C. Langhe Arneis.
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BARBERA BIANCA
Varietà piemontese coltivata prevalentemente nella zona compresa tra Ovada e Acqui Terme. Il suo nome deriva dalla somiglianza, nella forma del grappolo e dell’acino, con la Barbera, anche se dal punto di vista ampelografico non esistono parentele tra le due varietà, e la similitudine si limita a questo aspetto morfologico. Sebbene sia idonea all’allevamento in Piemonte è ad oggi quasi del tutto abbandonata, se ne può trovare ancora qualche filare nella provincia di Alessandria.
Denominazioni vinificate in Piemonte: Colli Tortonesi DOC
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CHARDONNAY
Lo Chardonnay è un vitigno a bacca bianca originario della Borgogna, ormai coltivato in tutte le principali aree viticole mondiali. Si presta ugualmente bene alla produzione di vini spumanti sia alla produzione di vini fermi, nonché alla fermentazione e affinamento in barrique.
Denominazioni vinificate in Piemonte: D.O.C.G. Alta Langa, Doc Langhe Chardonnay, Piemonte Chardonnay.
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CORTESE
Vitigno nominato per la prima volta tra le uve bianche piemontesi nel 1659, quando il fattore del Marchese Doria scriveva di viti tutte di cortese, qualche vermentino, nebbioli dolci. In una memoria del 1799 il Conte Nuvolone presentò questo vitigno con il nome dialettale di “corteis”.
Il cortese è maggiormente diffuso in Piemonte, nelle province di Asti, sulla sponda destra del Tanaro; in provincia di Alessandria, soprattutto nel Novese e nel Tortonese, e in provincia di Cuneo, in bassa Valle Belbo.
È un vitigno vigoroso e tendenzialmente molto produttivo. Si adatta a diversi tipi di terreno, ma è su quelli poveri e ben esposti che esprime la migliore qualità nei suoi tipici vini bianchi fermi.
Denominazioni vinificate in Piemonte: Gavi D.O.C.G.; D.O.C Colli Tortonesi, Alto Monferrato, Monferrato Casalese, Piemonte Cortese.
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ERBALUCE
Vitigno autoctono molto antico, la sua prima citazione risale addirittura intorno al 1600 grazie a G.B Croce. Originario per molti del Basso Monferrato, dove attualmente non vi è traccia di coltivazione, ma per altri, e molto probabilmente più veritiera, originario della fascia prealpina della provincia di Torino dove risulta maggiormente coltivato, con estensioni minori anche nel Biellese, nel Novarese e in Lombardia. Il suo terroir ideale lo ha trovato nel Canavese precisamente nella zona del comune di Caluso, sempre in provincia di Torino.
Vitigno vigoroso, nelle forme d’allevamento espanse, tipiche come la pergola canavesana, presenta una produttività più elevata e costante. Viene ridotta, ben adattandosi, negli impianti in controspalliera – purché non troppo fitti – con la potatura a Guyot.
Denominazioni vinificate in Piemonte: Erbaluce di Caluso DOCG, Canavese DOC, Colline Novaresi DOC, Coste della Sesia DOC, Piemonte DOC
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FAVORITA
È un vitigno a bacca bianca conosciuto in Sardegna come Vermentino e in Liguria come Vermentino e Pigato. In Piemonte è coltivato principalmente nel Roero e nella Valle Belbo (dove viene chiamato Furmentìn). Di probabili origini spagnole, qui è è diffuso nell’Isola di Madera, oltreche nel sud della Francia ed in tutta la Corsica. In Piemonte da origine a un bianco profumato, fresco, di discreta acidità e buona struttura.
Denominazioni vinificate in Piemonte: D.O.C.: Langhe Favorita con base minima dell’85%.
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MOSCATO BIANCO
Il Moscato bianco, o Moscato di Canelli, è la cultivar a bacca aromatica più rinomata e diffusa in Piemonte, le cui origini risalgono al periodo della Magna Grecia. La varietà bianca è la più pregiata e il suo nome deriva da muscum (muschio) per il profumo intenso e per il suo dolce aroma.
La sua coltivazione si estende indicativamente nell’area collinare compresa tra i fiumi Tanaro e Bormida, nelle Province d’Alessandria, Asti e Cuneo.
Denominazioni vinificate in Piemonte: D.O.C.G. Asti e Moscato d’Asti; D.O.C. Strevi, Loazzolo, Piemonte Moscato.
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MULLER-THURGAU
Il Müller-Thurgau è un vitigno creato nel 1882 dal professor Hermann Müller, un ricercatore svizzero del Cantone di Turgovia – in tedesco Thurgau -, per mezzo dell’impollinazione floreale, ovvero mettendo a contatto il polline di un vitigno “padre” con il fiore di un vitigno “madre”.
La coltivazione in Italia del Müller-Thurgau si è sviluppata nel 1939 ed è particolarmente concentrata in Trentino Alto Adige, ancora oggi la regione eletta del vitigno. Solo negli ultimi anni si è estesa in altri terroir collinari e di montagna di altre regioni italiane.
Denominazioni vinificate in Piemonte: Colli Tortonesi DOC
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NASCETTA
La Nascetta o «Anascetta», un tempo molto diffusa nel cunese è un vitigno semi aromatico di cui si è via via persa la coltivazione. Oggi è stata recuperata grazie al grande interesse suscitato dai vini. Attualmente la zona eletta è quella di Novello, di dove pare sia propriamente autoctono. Lo studioso Di Rovasenda la definisce «un’uva delicatissima e vino squisito e l’ampelografo Fantini, nel 1895 la paragona alla finezza del Moscato.
Denominazioni vinificate in Piemonte: Langhe bianco D.O.C, dal 2010, nel Langhe Nascetta Doc (min. 85%) od, in purezza, nel Langhe Nascetta del comune di Novello. È prevista anche la versione Passito.
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PINOT BIANCO
Questo nobile vitigno, derivante da una mutazione genetica del Pinot Nero, ha origini antiche risalenti all’epoca romana, probabilmente alsaziane. E’ molto diffuso e apprezzato in molte regioni italiane, soprattutto in quelle settentrionali, ed è oggetto di particolari attenzioni e controlli presso diversi centri specializzati.
Denominazioni vinificate in Piemonte: Colli Tortonesi DOC, Piemonte DOC
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RIESLING ITALICO
Di origine incerta, pare abbia delle analogie con il vitigno Greco di Tufo. Dalla Francia o da qualche paese dell’Europa centrale, il Riesling si sarebbe diffuso in Veneto con il dominio Austro-Ungarico, giungendo in Oltrepò alla fine del 1800.
Il Riesling Italico si presta, inoltre, ad un leggero invecchiamento e alla produzione di vini spumanti e frizzanti. Viene inoltre impiegato in alcune DOC in uvaggi con vitigni bianchi locali per esaltarne le doti.
Denominazioni vinificate in Piemonte: Colli Tortonesi DOC, Langhe DOC
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RIESLING RENANO
Noto anche come Riesling Bianco, è un vitigno dalle origini tedesche della Valle del Reno, dove anticamente veniva coltivato dai romani. Alcune risultanze storiche fanno risalire il suo nome all’espressione “reissende tiere” ossia animale selvatico, per via dell’aroma aromatico vagamente muschiato.
Il Riesling Renano è un vitigno nobile da cui si ottengono uve tra le più pregiate e vocate alla produzione di vino bianco di alta qualità; in Italia il Riesling Renano viene coltivato soprattutto nel Triveneto e nell’Oltrepò Pavese.
Denominazioni vinificate in Piemonte: Colli Tortonesi DOC, Langhe DOC
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ROSSESE BIANCO
Vitigno la cui varietà sarebbe dovuta alla intensa sfumatura ambrata o addirittura rosata quando l’uva ben matura è esposta al sole. Il vitigno Rossese Bianco è stato recuperato in Alta Langa, ma se ne sono trovate tracce anche in Liguria, regione che, insieme al Piemonte, ne ha decretato l’idoneità alla coltura. Si tratta di un vitigno di moderato vigore e di buona produttività, anche se un po’ alternante. Ha uve zuccherine, di buona acidità, caratterizzate da un acino molto piccolo.
Denominazioni vinificate in Piemonte: Langhe DOC
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SAUVIGNON BLANC
Vitigno a bacca bianca originario della zona di Bordeaux, dove produce sia vini secchi che vini dolci (tra questi ultimi il Sauternes, uno dei vini dolci più famosi al mondo). La sua grande adattabilità ai climi più disparati e la particolarità dei suoi aromi che vanno dall’erbaceo alla frutta fresca alla frutta esotica, lo hanno reso molto popolare e ne hanno favorito la diffusione in tutti i continenti.
Denominazioni vinificate in Piemonte: D.O.C. Langhe Sauvignon e Piemonte Sauvignon.
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SYLVANER VERDE
Vitigno che si pensa possa essere originario della media valle del Reno, o proveniente della Stiria (Austria). Alcuni studiosi hanno recentemente ipotizzato, sulla base della decodificazione del suo Dna, che quest’uva sia il frutto di un incrocio tra il Traminer e un vitigno chiamato Bianco austriaco. In Italia è stato introdotto intorno al 1900 ed è presente soprattutto in Alto Adige nella Valle Isarco.
Denominazioni vinificate in Piemonte: Colli Tortonesi DOC
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TIMORASSO
Vitigno autoctono del Tortonese, le cui origini risalgono sin dal medioevo; nel corso dei secoli è stato il vitigno più coltivato del comprensorio prima dell’avvento della fillossera e del secondo conflitto mondiale. Sono seguiti anni di progressiva riduzione della superficie vitata a Timorasso a vantaggio di varietà più facili e produttive.
Successivamente, un gruppo di viticoltori ha portato avanti la riscoperta di questo vitigno e messo alla luce le sue caratteristiche enologiche, che consentono di ottenere vini di notevole struttura e freschezza, qualità che preludono ad una interessante propensione all’invecchiamento e all’affinamento in botte, ottenendo spesso dei risultati di tutto rilievo.
Denominazioni vinificate in Piemonte: Colli Tortonesi DOC